Implantologia

Cosa sono questi impianti e come funzionano?

Gli impianti dentali sono degli oggetti metallici che il medico deve inserire all’interno delle ossa mascellari o mandibolari del paziente. Tale operazione si rende necessaria per creare dei punti di appoggio per i congegni protesici utili al ripristino delle normali funzioni fisiologiche in pazienti edentuli. Esistono vati tipi di impianti diversi per forme ed applicazioni. La scelta del titanio come materiale adatto alla fabbricazione degli impianti, si è sviluppata all’interno di particolari studi sulle proprietà biocompatibili dei metalli: tale scelta si deve alla sperimentazione del Dottor Branemark. Il titanio infatti risulta estremamente osteointegrativo. Ciò significa che l’organismo non rigetta gli oggetti metallici inseriti e non sviluppa fenomeni come quello della fibrointegrazione. Essa si ha quando l’organismo racchiude in una capsula di fibre gli elementi metallici. A quel punto l’inserimento della protesi diviene impossibile. Una volta inserito l’impianto il dentista implantologo può procedere con l’applicazione della protesi. Esistono due diverse tecniche per l’applicazione: l'implantologia a carico differito e l'implantologia a carico immediato. Il primo è una tecnica della Scuola Odontoiatrica Italiana, e prevede, dopo l’inserimento dell’impianto, un periodo di attesa prima dell’applicazione della protesi. Tale periodo è utile al medico per monitorare le condizioni dell’intervento e il livello di osteointegrazione degli impianti. Se tutto è andato come previsto, allora si può procedere con la protesi. Con l'implantologia a carico immediato, di Scuola Svedese, il medico non attende questo periodo, e gli impianti e le protesi vengono inseriti durante un unico intervento chirurgico. Proprio le moderne conoscenze sulla biocompatibilità dei materiali ha reso possibile la creazione e lo sviluppo di questo trattamento.